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  • Tipologia: Corso di Laurea Magistrale
  • Ammissione: Corso a libero accesso (in fase di accreditamento ministeriale)
  • Titolo di Studio: Laurea in Bioingegneria per l'Innovazione in Medicina
  • Classe di Laurea: LM-21 Ingegneria Biomedica
  • Durata: 2 anni
  • Crediti: 120 CFU
  • Lingua del corso: italiano
  • Sede del corso: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze

Secondo i dati di Confindustria, il comparto dei dispositivi biomedici e delle tecnologie informatiche applicate al comparto biomedicale consta di oltre 4500 aziende con 17 Miliardi di fatturato. Il settore è caratterizzato da un’occupazione altamente qualificata (oltre 118000 occupati) di cui il 50% laureati. Superiori alla media generale del paese il numero di occupati donne (44%), gli addetti alla ricerca (8%) ed in possesso di dottorato di ricerca (3%). Oltre il 10% delle aziende è localizzato in Emilia-Romagna che è la seconda regione per occupati dopo la Lombardia. In particolare, il distretto biomedicale dell’area di Mirandola conta oltre 100 aziende e occupa circa 4.900 risorse umane, per un volume d'affari stimato di circa 1 miliardo di euro, con una quota di export di circa il 70% del fatturato totale. Secondo le analisi di Almalaurea, i laureati magistrali in Bioingegneria cominciano a lavorare entro 5 mesi dal conseguimento del titolo con una retribuzione superiore alla media nazionale dei laureati e circa il 90% (dato nazionale con punte del 99% in Atenei come il Politecnico di Milano) dei laureati è stato inserito nel mondo del lavoro dopo la laurea con contratto a tempo indeterminato nel settore privato. Molto importante la collocazione professionale che consente nel 63% dei casi di sfruttare in maniera elevata le competenze acquisite con la laurea. Inoltre, a differenza della maggior parte dei profili ingegneristici i bioingegneri sono equamente distribuiti fra le popolazioni di entrambe i sessi con una leggera prevalenza femminile (55%). Il livello di occupazione atteso per i prossimi anni è molto alto e le previsioni indicano dell'ingegnere biomedico la seconda tipologia professionale più richiesta nei prossimi cinque anni, seconda solo al “data scientist”
 

Il Corso è organizzato congiuntamente con le Università di Trento e Verona ed ha sede amministrativa a Modena ed afferisce al Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”. 

Il corso di studi mira a formare professionisti con un elevato livello di specializzazione sia ingegneristico che biomedico, in grado di ricoprire ruoli tecnici, tecnico organizzativi e di ricerca avanzata e capaci di operare nei diversi contesti dell’ingegneria biomedica. 

Il corso, caratterizzato da un’offerta formativa multidisciplinare unica nel panorama nazionale con importanti contributi delle scienze biologiche, mediche, chimiche e farmacologiche nonché dell’ingegneria dell’informazione ed industriale, mira a formare una figura professionale con competenze interdisciplinari in grado di fare da tramite fra l’ambito biomedico e clinico ed il mondo tecnologico e di progettazione. 

Il percorso formativo è orientato verso tecnologie per la diagnostica, la terapia con particolare attenzione verso i temi dell’elaborazione dell’informazione, della modellistica e delle tecnologie avanzate. 

Il corso si pone l’obiettivo di formare una classe di professionisti che operino in stretto contatto con il mondo produttivo e dei servizi sanitari attraverso progetti didattici, cicli di seminari e workshop con bioingegneri provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca accademica e con lo svolgimento di tirocini interni ed aziendali e con il progetto di tesi finale.

Obiettivi formativi specifici

Il percorso formativo si propone di preparare una figura professionale in grado di coniugare le potenzialità delle tecnologie avanzate e digitali con la conoscenza degli aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici per affrontare in maniera organica le problematiche dei settori della medicina e del benessere. Sono previste infatti attività formative di carattere biomedico quali, genetica medica, biologia molecolare, neurofisiologia e medicina rigenerativa nonché attività più propriamente di stampo ingegneristico e di progettazione e di modellizzazione. 

Il processo formativo viene posto in essere attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e nei laboratori dei Dipartimenti coinvolti ed avvalendosi anche di imprese ed aziende sanitarie sviluppando progetti specifici e mirati ad approfondire aspetti tecnico/scientifici e di orientamento in uscita.

Il percorso persegue i seguenti obiettivi specifici: 

  • fornire conoscenze specifiche per lo sviluppo dell’innovazione nei settori biomedicali delle tecnologie sanitarie;
  • sviluppare capacità di analizzare e modellizzare sistemi complessi;
  • fornire competenze avanzate per la progettazione e lo sviluppo di strumenti di medicina personalizzata e di precisione;
  • fornire competenze nel settore dell’elaborazione delle immagini, dei segnali a fini diagnostici e terapeutici.

Curricula

Il corso di Laurea forma figure professionali polivalenti in grado di operare in svariati ambiti applicativi, industriali, di ricerca ed innovazione che necessitano di competenze multidisciplinari. Le conoscenze acquisite mediante i due curricula potranno essere messe in pratica in diversi ambiti applicativi fra cui neuro-tecnologie, sistemi cibernetici e bio-ispirati, biomateriali, cellule e tessuti ingegnerizzati, strumentazione e sistemi diagnostici, sistemi informativi sanitari e basati su intelligenza artificiale. 

Grazie a queste competenze di frontiera nel sapere scientifico ed oggetto di grandi investimenti da parte di multinazionali ed organismi di ricerca internazionali, il bioingegnere potrà trovare impiego in aziende private che sviluppano dispositivi medici, sistemi diagnostici, tecnologie sanitarie ma anche aziende ICT e per lo sviluppo digitale. I bioingegneri saranno costantemente esposti a tematiche innovative e potranno pertanto essere impiegati o fondare start-up frutto dell'innovazione scientifica nonchè proseguire nel mondo della ricerca con i numerosi percorsi di dottorato che stanno nascendo nel settore della bioingegneria.

Il Corso è articolato in due curricula:

  • Curriculum Neurotecnologie 
    Il Bioingegnere specializzato in Neurotecnologie maturerà competenze in
    Modellazione dei circuiti neurali e processi cognitivi, sviluppo di interfacce macchine-cervello, elettronica ed hardware neuromorfi e bio-ispirati, neuroelettronica, tecnologie per le neuroscienze, neuro e nanotecnologie farmaceutiche.
  • Curriculum Dispositivi Biomedici 
    Il  Bioingegnere specializzato in Dispositivi Biomedici maturerà nello specifico competenze in progettazione di Dispositivi Biomedici, Bioimmagini ed Analisi di segnali a scopo diagnostico, Biomateriali e Bioprinting, Ingegneria dei Tessuti, Biologia Molecolare e Terapie Geniche, Fluidica e Biomeccanica Applicate alla Protesica e ai Dispositivi Impiantabili
     

Piano di studio

Gli studenti, durante il I anno di corso, devono presentare un piano di studio individuale, di norma via web, che deve essere conforme all’ordinamento didattico del corso, nonché all’offerta formativa programmata per la coorte di immatricolazione degli studenti.

Nel caso in cui uno studente non presenti il piano degli studi, gli viene assegnato d’ufficio un piano standard statutario. 

Salvo diverse indicazioni, se nel piano di studio vengono inserite solo attività formative attivate dal Corso il piano si intende automaticamente approvato mentre, in caso contrario, verifica la congruità con il percorso formativo entro non oltre il 15 marzo. Lo studente, nel caso in cui la proposta non sia ritenuta approvabile, ha diritto ad essere ascoltato dal Consiglio inviando una richiesta scritta al Presidente del Corso entro il 15 maggio.

Iscrizione a tempo parziale

E’ prevista la possibilità di iscrizione a tempo parziale per gli studenti che ne facciano domanda per comprovate ragioni personali, economiche o sociali. Tale regime prevede un impegno pari alla metà di quanto previsto per l’anno di corso di riferimento. L’opzione resta ferma per due anni accademici.

Iscrizione a corsi singoli

E’ prevista la possibilità di iscriversi ai singoli insegnamenti per coloro che siano in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso al corso.

Per l’accesso alla Laurea Magistrale in Bioingegneria per l’Innovazione in Medicina si richiedono, i seguenti requisiti: 

  1. Laurea nella Classe L-8 – Ingegneria dell’informazione o L-9 – Ingegneria industriale che abbiano maturato crediti in BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12, BIO/14, BIO/16 o conoscenze equivalenti: accesso diretto;
  2. Diploma di Laurea o Laurea Magistrale ex DM270/2004 conseguita presso un’Università Italiana (o Laurea equiparata ex Decreto Interministeriale luglio 2009), o equivalenti titoli conseguiti all’estero che abbiano maturato almeno:
    1. 36 CFU nei SSD: MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, SEC-S/01, SECS-S/02, SECS-S/06, FIS/01, FIS/03, FIS/07, CHIM/03, CHIM/06, CHIM/07 o conoscenze equivalenti;
    2. 45 CFU nei SSD: ING-IND/06, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/12, ING-IND/13, ING-IND/14, ING-IND/15, ING-IND/21, ING-IND/22, ING-IND/23, ING-IND/31, ING-IND/32, ING-IND/34, ING-INF/01, ING-INF/02, ING-INF/03, ING-INF/04, ING-INF/05, ING-INF/06, ING-INF/07, ICAR/01, ICAR/08, SECS/08, BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12, BIO/14, BIO/16 o conoscenze equivalenti;

Per gli studenti con titolo di studio straniero, è inoltre richiesto il possesso di adeguate competenze linguistiche nella lingua italiana, almeno equivalenti al livello B2 del CEFR (Common European Framework of Reference). 

Nel caso in cui non si raggiunga totalmente il numero previsto di CFU indicati un’apposita Commissione valuterà il precedente percorso formativo e valuterà la necessità di eventuali integrazioni curriculari prevedendo di assegnare eventuali Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) espletabili attraverso la frequenza di appositi corsi. Ogni studente con OFA assegnati in una o più discipline dovrà ottenere l’attestato di superamento OFA prima dell’inizio delle attività didattiche del secondo anno. 

Attestazioni di frequenza

Per poter sostenere la verifica finale del profitto e conseguire i CFU relativi a ciascun insegnamento, non sono previsti obblighi di frequenza e la relativa attestazione viene attribuita d’ufficio. 

Possono essere previste propedeuticità obbligatorie tra esami, con l’intento di indicare le competenze utili alla piena fruizione della didattica impartita. 

Per ogni attività formativa devono essere previsti almeno sei appelli, collocati ad almeno 15 giorni di distanza uno dall’altro, consentendo agli studenti di partecipare a tutti i sei appelli previsti. 

Oltre al minimo di sei appelli per anno solare (inteso come i 12 mesi successivi alla conclusione dell’erogazione dell’insegnamento) per ogni attività formativa, per gli studenti fuori corso e per tutti quelli che abbiano terminato le attività didattiche degli insegnamenti previsti dal Corso, possono essere previsti appelli straordinari durante i periodi di lezione, su richiesta degli interessati, ferma restando la possibilità di partecipare a tutti gli altri appelli senza limitazioni. 

Un appello deve essere previsto, su richiesta dei laureandi interessati a cui manca un solo esame, nei tempi utili per la presentazione della domanda di laurea, i cui termini sono stabiliti dal Senato Accademico: questo appello straordinario dovrà essere richiesto, da parte dei laureandi interessati, almeno tre settimane prima della data di consegna della domanda di laurea alla Segreteria Studenti.

Esami di profitto

Per ciascuna attività formativa è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività. Nel caso di un insegnamento integrato o comunque articolato in più moduli, l’accertamento del profitto dello studente determina una votazione unica sulla base di una valutazione collegiale, contestuale e complessiva. Con il superamento dell'accertamento conclusivo lo studente acquisisce una votazione espressa in trentesimi o una idoneità, unitamente ai CFU attribuiti all'attività formativa.

Gli accertamenti finali possono consistere in esami orali o prove scritte o relazioni scritte o orali sull'attività svolta oppure test con domande a risposta libera o a scelta multipla o prove di laboratorio o esercitazioni al computer. Le modalità dell'accertamento finale, che possono comprendere anche più di una tra le forme su indicate e la possibilità di effettuare accertamenti parziali in itinere, nonché i relativi criteri di valutazione sono indicati prima dell’inizio di ogni anno accademico dal docente responsabile dell'attività formativa. Le modalità con cui si svolge l’accertamento devono essere le stesse per tutti gli studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico. 

Iscrizione ad anni successivi al I e decadenza

Per l’iscrizione al secondo anno di corso, non è richiesta l’acquisizione di un numero minimo di CFU. 

Lo studente viene iscritto in qualità di studente fuori corso se, avendo acquisito tutte le frequenze previste per il conseguimento del titolo accademico, non ha conseguito tutti i CFU previsti.

Lo studente decade dallo status di studente qualora non sostenga alcun esame di profitto per otto anni accademici consecutivi. Nel caso in cui lo studente abbia sostenuto tutti gli esami e sia in difetto della sola prova finale non incorre nella decadenza agli studi.

Attività di orientamento e tutorato

Il Corso organizza attività di orientamento volte a dare informazioni specifiche a coloro che intendono iscriversi e di tutorato per gli studenti iscritti al corso di Laurea.

Lo studente che intenda usufruire di questi servizi possono inviare una mail a jonathan.mapelli@unimore.it

Tirocini formativi 

Durante il II anno di corso lo studente può svolgere un periodo di tirocinio di 150 ore presso Laboratori universitari, industrie, aziende, aziende ospedaliere o enti esterni convenzionati con l’Università.

Il corso di Laurea è stato sviluppato in forte sinergia con le realtà aziendali locali in particolare con il distretto biomedicale di Mirandola che, fra le altre cose, ha supportato il “Mirandola Summer Camp” (https://event.unitn.it/mirandola-summer-camp/) stage intensivo per studenti della laurea triennali in Ingegneria dei Sistemi Medicali per la Persona.

 

Scambi internazionali

Gli studenti sono incentivati a aderire alle iniziative di mobilità internazionale definite a livello di Ateneo promosse dal corso di studio.

Le attività formative sostenute all’estero verranno riconosciute dal docente responsabile dello scambio, che proporrà al Consiglio di corso di studio le modalità di riconoscimento. Per i riconoscimenti, si tiene conto della coerenza complessiva dell’intero piano di studi seguito all’estero con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea, non necessariamente della perfetta corrispondenza di contenuti tra le singole attività formative.

In un’ulteriore ottica di internazionalizzazione, la Laurea Magistrale Interateneo in Ingegneria Biomedica sarà inclusa nell’accordo con EBRAINS (European BRAin research INfraStructure). infrastruttura di ricerca in Neuroscienze (accreditata ESFRI) che diventerà European Research Infrastructure Consortium nel 2024. L'Università di Modena e Reggio Emilia è uno dei cinque membri associati italiani di EBRAINS e partecipa a numerose iniziative nazionali e internazionali. EBRAINS sarà coinvolta progettando seminari e workshop dedicati alla gestione della 26/02/2024 QUADRO B5 Accompagnamento al lavoro QUADRO B5 Eventuali altre iniziative QUADRO B6 Opinioni studenti QUADRO B7 Opinioni dei laureati ricerca ed al trasferimento tecnologico, nonché con un programma di tirocinio internazionale all'interno della rete dei membri affiliati ad EBRAINS. Inoltre, UNIMORE e Laurea Magistrale Interateneo Bioingegneria per l'innovazione in Medicina ambiscono ad associarsi alla Neurotech Alliance, un consorzio di università europee dedicato a progettare e sviluppare tecnologie per le Neuroscienze.

Il trasferimento da altri corsi di studio o da altri atenei è consentito previa verifica delle conoscenze e competenze effettivamente possedute entro il termine ultimo previsto per le iscrizioni. L’eventuale riconoscimento dei CFU viene deliberato dal Consiglio di corso di Studio in base ai seguenti criteri:

a) se lo studente proviene da un Corso di studio della medesima classe erogato nella stessa lingua veicolare, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico disciplinare direttamente riconosciuta non può essere inferiore al 50%. Ulteriori riconoscimenti o mancati riconoscimenti saranno adeguatamente motivati dal Consiglio di corso di studio;

b) se lo studente proviene da un Corso di studio della medesima classe tenuto in una lingua veicolare diversa, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico disciplinare direttamente riconosciuta non può essere inferiore al 50% subordinatamente alla verifica della padronanza della lingua veicolare nell’area disciplinare del Corso di studio e/o nei contenuti disciplinari relativi agli insegnamenti riconosciuti; la verifica è svolta mediante colloquio, eventualmente tenuto in forma telematica;

c) se lo studente proviene da un Corso di studio appartenente ad una classe diversa, l’eventuale riconoscimento di CFU è comunque subordinato alla verifica della padronanza della lingua veicolare nell’area disciplinare del corso di studio e/o nei contenuti disciplinari relativi agli insegnamenti riconosciuti; la verifica è svolta mediante colloquio, eventualmente tenuto in forma telematica;

Per il riconoscimento dei CFU, il Consiglio esamina la carriera didattica pregressa dello studente sulla base dei seguenti criteri: 

- analisi dei programmi svolti;

- numero complessivo di ore di didattica svolte;

- valutazione della congruità dei settori scientifico disciplinari (o, in assenza di essi, delle discipline) e dei contenuti delle attività formative in cui lo studente ha maturato i crediti con gli obiettivi formativi specifici del corso di studio e delle singole attività formative da riconoscere, perseguendo comunque la finalità di mobilità degli studenti. 

Il Consiglio competente provvede quindi ad individuare l’anno di corso al quale lo studente deve essere iscritto e a formulare, eventualmente, un percorso didattico specifico per il richiedente, indicando quali integrazioni lo studente deve assolvere. 

In caso di convalida integrale di un esame sostenuto e dei crediti acquisiti, viene confermato il voto originario. Il voto originario viene confermato anche qualora la convalida sia subordinata al superamento di un colloquio integrativo. In tutti gli altri casi, il voto finale terrà comunque conto del/dei voto/i del/degli esame/i originario/i; in particolare, in caso di esame integrativo, il voto finale deriverà dalla media pesata del voto ottenuto nell’esame integrativo e del/dei voto/i del/degli esame/i originario/i. 

Nel caso in cui uno studente chieda il riconoscimento di un singolo insegnamento superato presso un altro Ateneo e previsto come obbligatorio nell’offerta didattica programmata, il Consiglio o la commissione preposta valuta discrezionalmente se concedere o meno il riconoscimento dei relativi CFU. 

Per accedere alla Prova Finale lo studente deve aver superato tutte le attività formative previste dal Corso.

La Prova Finale è finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale e consiste nella presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un docente relatore. 

In particolare la Prova Finale può consistere nella presentazione e discussione, sotto la supervisione di un docente relatore:

a) di un progetto, comprendente di norma una un’attività sperimentale in un Laboratorio universitario; 

b) dell’attività svolta presso industrie, aziende o enti esterni, o di altri enti pubblici o privati convenzionati con l’Università.

Gli studenti, possono richiedere al Consiglio l’approvazione dell’assegnazione dell’argomento della tesi e del nominativo del relatore dopo aver superato tutti gli esami obbligatori del I anno o avere acquisito almeno 75 cfu. Decorso il termine di un mese la domanda si intende accolta.

La Commissione di laurea valuta la prova finale tenendo conto della qualità del lavoro svolto e della capacità espositiva dimostrata. 

Le modalità e i criteri per la valutazione conclusiva devono in ogni caso tenere conto dell’intera carriera dello studente. Il voto finale di laurea magistrale è espresso in centodecimi. Il voto minimo per superare la prova è sessantasei/centodecimi. 

Il Presidente è il responsabile della qualità del Corso di studio. Sotto la sua direzione e in coordinamento con il Consiglio di corso e la Commissione Qualità del Dipartimento, vengono svolte le attività di assicurazione della qualità, documentate nella Scheda Unica Annuale del Corso (SUACdS) e nei Rapporti di Riesame. Gli obiettivi dell’assicurazione della qualità sono definiti dal Consiglio di corso di studio in coerenza con le politiche della qualità stabilite a livello di Ateneo e di Dipartimento. 

Il Presidente è affiancato nelle attività di assicurazione della qualità da un gruppo di gestione (coincidente con il gruppo di riesame) che include obbligatoriamente una componente studentesca. 

Presso il Dipartimento è istituita la Commissione paritetica docenti-studenti, che svolge attività di monitoraggio dell’offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell’attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori; individua indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse e formula pareri sull’attivazione e soppressione dei corsi di studio. La Commissione, basandosi sull’analisi della SUA-CdS, dei Rapporti di Riesame e di altre fonti, redige annualmente e pubblica per ciascun Corso una relazione in cui viene valutata la qualità dei progetti di corso di studio. 

In materia di trasparenza dei corsi di studio, ogni ulteriore informazione riguardante le caratteristiche del CdS, nonché i servizi agli studenti e gli altri aspetti di carattere amministrativo è pubblicata e aggiornata sui 

Nelle prove di ammissione, di verifica del profitto e nelle prove finali il docente che abbia rapporti di coniugio, parentela e affinità fino al quarto grado con il candidato deve astenersi dal prendere parte alla commissione esaminatrice. Lo svolgimento di dette prove è ispirato ai principi del Codice Etico di Ateneo.